"I declare before you all that my whole life, whether it be long or short, shall be devoted to your service and to the service of our great Imperial Family to which we all belong"

Queen Elizabeth II

lunedì 7 luglio 2008

Mc Lusso - Penhaligon's Blenheim Bouquet

Ho scoperto Penhaligon’s circa un anno fa: ero stato a Covent Garden molte volte, prima di allora, senza mai accorgermi di ciò che nascondesse l’insegna di un piccolo negozio, caratteristico e curato. Non immaginavo che dietro queste incantevoli vetrine ci fosse un pezzo di leggenda della profumeria mondiale.
Tutto nasce intorno al 1868 quando William Henry Penhaligon, un esperto di essenze, si trasferisce dalla Cornovaglia a Londra per aprire una barberia in Jermyn Street, nei pressi degli Hamman Turkish Baths. Sono i sapori dei bagni turchi ad ispirare la sua prima creazione londinese, Hamman Bouquet, alla quale seguiranno fragranze di qualità straordinaria.
Oggi Penhaligon’s è una moderna azienda che produce e distribuisce profumi in tutto il mondo ma, a differenza delle case più note, non ha mai perduto la sua origine artigianale e continua a rivolgersi ad un pubblico esigente e raffinato che conosce bene la differenza tra la profumeria industriale (realizzata con composti di laboratorio) e quella artistica (che utilizza esclusivamente essenze).
Nel corso degli anni, la prima creazione ufficiale risale al 1870, Penhaligon’s ha costantemente arricchito la propria offerta, spaziando dagli Eau de Toilette alle acque di colonia fino ai prodotti per l’igiene personale e la rasatura. Splendide sono, in particolare, le boccette: ogni flaconcino presenta un fiocchetto, annodato a mano. Un tratto distintivo unico.
Ho testato personalmente quasi tutte le fragranze Penhaligon’s (per questo ringrazio sentitamente la Profumeria Gambarini) e devo confessare che tutte hanno un loro fascino speciale. La qualità di questo genere di profumo, al di la della fragranza, il cui gradimento è legato ad un percezione molto personale, emerge dalla sua persistenza: un Penhaligon’s, una volta indossato, accompagna il suo proprietario per molte ore senza mai infastidire. E’ un compagno discreto, in questo veramente molto british.
Le due profumazioni che ho trovato più adatte al mio gusto e alla mia personalità sono English Fern e, attualmente, Blenheim Bouquet: la prima è una fragranza molto fresca, discreta, apprezzata anche al femminile. Blenheim Bouquet, invece, è un profumo più inteso, deciso, forse meno discreto: Blenheim è un vero classico che mescola note di erbe e di agrumi ad un leggero sentore di bosco. Nel suo complesso Blenheim Bouquet è una fragranza fresca, penetrante: fu realizzata in onore del Duca di Malborough, un grande condottiero inglese che vinse una battaglia contro i Francesi nel 1704; si trattava di una battaglia strategica ai fini della guerra, in una località chiamata, appunto, Blenheim.
Indissolubilmente legato a questa fragranza è Winston Churchill: il celeberrimo primo ministro britannico, infatti, è discendente diretto di John Churchill, 1° Duca di Malborough e, in un atteggiamento a metà tra la civetteria e l’orgoglio familiare, aveva eletto Blenheim Bouquet come sua fragranza preferita.
Oltre al profumo, alla vittoria di Blenheim fu dedicato anche un maestoso palazzo eretto a Woodstock, nella contea dell’Oxfordshire: costruito tra il 1705 e il 1724 circa, Blenheim Palace è l’unica residenza non episcopale di tutta l’Inghilterra a detenere lo status di “palace” (palazzo, ndr).
Sir Winston Leonard Spencer Churchill, il quale si identificava totalmente con il nostro profumo, contribuì decisamente al suo successo: statista, grande oratore (nonostante un difetto di pronuncia congenito), premio Nobel per la letteratura ed artista, Churchill era considerato anche una vera icona di stile. Oltre al profumo, infatti, il Primo Ministro britannico della seconda guerra mondiale era noto per la propria eleganza (celeberrimo il suo orologio da taschino che conservava in un panciotto che aveva l’ultimo bottone sempre aperto): non tutti, per citare lo scrittore Douglas Sutherland, lo consideravano un vero “English Gentleman” ma, ovviamente, l’appoggio incondizionato di Churchill era fonte di grande orgoglio per Penhaligon’s.
Come spesso accade in Italia, accedere a un prodotto di eccellenza come questo non è semplicissimo: nelle grandi città (e nei centri più esclusivi), in ogni caso, si trova sempre una profumeria concessionaria. Chi non dovesse riuscire, comunque, può sempre programmare una gita a Londra ovvero decidere di utilizzare lo shop on-line nel sito internet della casa. Alcune profumerie italiane (info@profumeriagambarini.it ad esempio) sono disponibili a spedire i profumi attraverso il corriere (la Profumeria Gambarini, in particolare, si è sempre dimostrata professionale e molto celere). Nella mia zona sono concessionari la Profumeria Sanguineti di Chiavari (sita in Via Martiri della Liberazione, il cosiddetto “Carruggio diritto”) e la Farmacia “Di Ciolo” di Forte dei Marmi. Nella provincia della Spezia, sebbene non abbia ancora avuto la possibilità di constatarlo di persona, Penhaligon's dovrebbe essere distribuito dalla Profumeria Astrale di Via Sarzana.
L’ultima notazione è dedicata ai prezzi: in linea di principio, pur restando un profumo di alta gamma, non ha un costo eccessivamente più alto rispetto ad altre marche magari più famose ma, certamente, meno nobili. Non dimenticate che buona parte del prezzo dei brand di maggiore diffusione è determinato dagli investimenti pubblicitari: Penhaligon’s non ha un grande bisogno di reclame e, per questo, il prezzo non è direttamente proporzionale alla qualità. Un flacone da 100 ml di Blenheim Bouquet costa novanta euro, per English Fern ne servono settantatrè.
Un piccolo investimento in linea con il mercato.
Prima di correre in profumeria, in ogni caso, ponetevi una domanda: questa fragranza fa per me? Se, nel campo automobilistico, bramate una Ferrari e sognate di sgommare con il vostro bolide rosso sul lungomare, lasciate perdere.
Se invece vi immaginate a bordo di una Aston Martin british racing green, interni in pelle Connolly e radica di noce, allora, Penhaligon’s fa per voi.
La risposta che avrete da chi vi sta intorno non sarà “Wow, che buono, Aqua di Giò!” ma, piuttosto, “Signore, che ottimo profumo avete, che fragranza è ?”.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

A MARZO MI SONO REGALATO UN PAIO DI SCARPE SU MISURA FATTE DA GEORGE CLEVERLEY A LONDRA SONO UNA BOMBA

Matteo Cantile ha detto...

Complimenti, un magnifico regalo. Non ho la fortuna di possederne un paio ma, avendo visitato il negozio e conoscendo alcuni clienti, ritengo che la qualità che lei ha acquistato sia stellare. Ottimo modo di impiegare il denaro.

Matteo

Anonimo ha detto...

Descrizione accuratissima mi associo....
uso questo prufumo,sono affezionato...devo dir che in 20 anni ho usato quasi tutta la gamma...e non la cambio.
saluti

Anonimo ha detto...

Io uso Quercus di Penhaligon's, inebriante e frizzante direi.

Anonimo ha detto...

Sei forte. Da 24 anni uso "English fern". Non ho il coraggio di cambiare, nemmeno all'interno di Penhaligon's.

Anonimo ha detto...

Complimenti x la tua descrizione!!! Ho usato varie volte Castile e devo dire che mi piace molto. Consiglio, inoltre , il doobarba senza alcool Blenheim,un profumo gradevole e una bella sensazione.

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti per i commenti: il lavoro mi tiene cosi occupato che non ho più molto tempo per scrivere nuovi post su questi "adorati" argomenti e me ne dispiaccio. E' passato molto tempo da quando scrissi questo elogio su Penhaligon's e, nel frattempo, mi sono dilettato in una costante ricerca che mi ha portato, solo occasionalmente, anche ad abbandonare la profumeria inglese per provare qualche "idea" parigina. Parfum d'Orsay, ad esempio, propone creazioni mirabili e degne di nota (adoro "Le Dandy", nomen omen...); in Patria consiglio di provare le colonie di Truefitt & Hill: rispetto alla grande profumeria si intuisce una certa "banalità" nell'andamento del profumo nel corso della giornata, ma l'accoppiata con il balsamo dopobarba della stessa fragranza (e il dopobarba studiato dal più antico barbiere del mondo è una meraviglia) è, per me, fonte di grande sollievo mattutino.
Tra i tanti esperimenti: 89 di Floris, 88 di Czech & Speake (dicono fosse la fragranza di Agnelli, comunque non fa per me), Panama di Boellis (barbiere napoletano), Eucris di Geo F. Trumper, Les Nereides (un patchouli fortissimo, per chi ha voglia di una serata "chiassosa"), qualcosa di Taylor of Old Bond Street, Castile e Quercus di Penhaligon's (ma non Sartorial, che trovo eccessivo, sulla mia pelle). E poi tanti altri che cercherò di proporre, prima o poi... Matteo

Anonimo ha detto...

guarda che hai toppato!la differenza tra profumeria artistica e commerciale non è quella che dici.
In questo caso poi è la famosa storia del vino tavernello ci cambi l'etichetta e diventa un Sassicaia... per chi ci crede!

Anonimo ha detto...

se è comoda Genova, i Penhaligon's si trovano da Vuscià in via Galata, insieme ad altre essenze "di nicchia", fra cui un paio francesi un po' "incensate" che a me piacciono molto. Comunque Blenheim rimane il mio favorito :)