"I declare before you all that my whole life, whether it be long or short, shall be devoted to your service and to the service of our great Imperial Family to which we all belong"

Queen Elizabeth II

sabato 5 luglio 2008

Mc Lusso - Il club

Un club per gentlemen è un club privato, accessibile ai soli membri, istituito originariamente dall’Upper Class inglese: molto rigidi nella struttura e, solitamente, piuttosto esclusivi, i club tendevano a riservare l’accesso solo a candidati che rispondessero a requisiti rigidissimi.
Oggi, in realtà, i club sono generalmente più aperti dal punto di vista del genere (le donne sono ammesse quasi ovunque) e dello stato sociale: nonostante tutto, comunque, accedere ad uno dei club più prestigiosi di Londra non è cosa semplice.
Molti club sono stati istituiti anche al di fuori del Regno Unito, sebbene in Giappone e negli Stati Uniti il termine “Gentlemen’s Club” sia frequentemente utilizzato come eufemistico sinonimo dei club di spogliarelliste, una tendenza che si sta allargando anche alla Gran Bretagna a causa di locali come lo Springfellows e lo Spearmint Rhino che utilizzano il termine in senso spregiativo.
Nel passato i club per gentiluomini si concentravano nella zona del West End di Londra ed, ancora oggi, quest’area della città viene chiamata “Clubland”.
I club hanno sostituito le coffee houses del XVIII secolo e, in qualche caso, ne hanno raggiunta l’influenza verso la fine del secolo successivo. Spesso i club erano formati da gruppi di conoscenti che condividevano determinate passioni o interessi. Il gioco d’azzardo, specialmente quelli di carte, costituiva una delle attività centrali dei club prima maniera. Altri club erano caratterizzati dagli interessi che i membri mostravano per la politica, la letteratura, lo sport o qualche altra questione.
In altri casi i membri erano parte di una stessa forza armata, veterani della stessa università o esponenti di qualche ministero. Alcuni dei primi club erano altamente aristocratici ma, con il passare del tempo, molti nuovi circoli furono fondati. Alla fine del secolo XIX qualunque uomo che potesse veramente definirsi gentiluomo era in grado di trovare un club disposto ad associarlo a meno che il suo personaggio non fosse discutibile per qualche ragione ovvero che fosse “inclubbabile” (dall’inglese “unclabbable”, una parola coniata da Samuel Johnson).
Al giorno d’oggi i club non rivestono più il ruolo che un tempo era loro riservato ma, come spesso accade, negli ultimi anni queste istituzioni sono state oggetto di un forte ritorno di interesse: essere membro di un club prestigioso è sempre un elemento di distinzione e, spesso, i gentiluomini di tutto il mondo sono disposti ad attendere pazientemente in lunge liste di attesa prima di ottenere l’accesso.
A Londra, patria di questi circoli, i Gentlemen’s Club degni di menzione sono circa venticinque: tra i più importanti si possono citare il Caledonian (per essere iscritti bisogna essere di sangue scozzese), il Carlton (club vicino al partito Conservatore), il Reform (circolo liberale al quale è iscritto, tra gli altri, il giornalista italiano Beppe Severgnini).
Ogni club ha regole ferree per l’ammissione, legate in genere alle caratteristiche specifiche dell’istituzione, e accomunate da alcune richieste di base.
Il Reform, ad esempio, elegge i propri candidati secondo questa procedura: “I candidati per l’ammissione devono essere proposti ed appoggiati da un membro del club che conosca personalmente il candidato. L’affiliazione è garantita per uomini e donne secondo un principio di equità e avviene tramite elezione. La procedura è identica per candidati residenti nel Regno Unito e all’estero. Un modulo per l’ammissione dovrà essere richiesto al segretario del club, compilato e firmato dal candidato, il proponente e da colui che appoggia la candidatura e quindi restituito. Dopo la valutazione del modulo di richiesta, i dettagli del candidato vengono esposti nel libro delle candidature che viene pubblicato affinché altri membri possano esprimere appoggio o rifiuto. Il rifiuto viene espresso in via confidenziale al segretario o al presidente del club: il candidato verrà informato delle riserve espresse ma non dei nominativi di coloro che le hanno manifestate. Il candidato, attraverso il proponente, verrà presentato al comitato generale in una data concordata. Se la presentazione avrà determinato un esito positivo, il nome del candidato verrà esposto in bacheca per un mese, poi potrà avvenire l’elezione. Dopo l’avvenuta elezione il candidato verrà informato e dovrà provvedere al pagamento della quota di accesso. L’intero processo, generalmente, dura circa quattro mesi”.
Una volta soci si potranno utilizzare le strutture del club e usufruire dei servizi accessori (pranzi, cene, riunioni ecc…).
In genere nei club sono vietate discussioni su materie di tipo professionale mentre sono normalmente accettati i dibattiti politici.
I palazzi dove sorgono i club londinesi sono tra i più prestigiosi della capitale: capita spesso che membri stranieri richiedano l’affiliazione poiché, tra gli altri vantaggi, sarà possibile, in questo modo, beneficiare di una base elegante e funzionale nel centro di Londra. Alla segreteria dei club, inoltre, può essere richiesto di ricevere la corrispondenza per proprio conto: questo servizio viene considerato una manna per quei mariti (e quelle mogli) che hanno qualcosa da nascondere.
Molto più dei privilegi pratici, comunque, l’appartenenza a un club esclusivo garantisce distinzione e prestigio sociale.
Mi dispiace informarvi che io non sono membro di alcun club: mi dolgo, quindi, di non essere in grado di potervi sponsorizzare presso nessuna di queste esclusive istituzioni.
Sarà mia cura aggiornarvi qualora abbia la possibilità di effettuare una visita: nel caso posterò le fotografie di rito.

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