"I declare before you all that my whole life, whether it be long or short, shall be devoted to your service and to the service of our great Imperial Family to which we all belong"

Queen Elizabeth II

lunedì 18 agosto 2008

bella cosa, un "Tempio" a due passi da casa

La natura amatoriale di questo blog rende estraneo il suo autore dal concetto di pubblicità. Pubblicizzare un prodotto è un impegno generalmente commerciale, questione da creativi, registi, attori, scrittori, produttori. C’è poi quella forma di pubblicità, più rara e, per questo, di alto valore intellettuale, che si basa sul passaparola.
Questo blog, quando esamina un marchio, funge da passaparola: se un nome, un brand, una storia trovano posto qui significa che mi sono sinceramente piaciute. Se mi ha conquistato, di conseguenza, è probabile che il prodotto ovvero il servizio legato a quel marchio risponda ai canoni di correttezza, fedeltà alla tradizione e qualità che sono il cuore di questo sito.
Nei post precedenti ho inserito valutazioni, commenti ed esperienze personali legate ad alcuni prodotti molto famosi che sono capitati sui tavoli della mia cucina, sopra le mensole della mia toilette, all’interno del mio guardaroba o che sono stati oggetto dei miei pellegrinaggi: mi sono sempre occupato di grandi nomi legati a importanti tradizioni.
In questo caso, invece, desidero annotare sul mio diario un nome meno altisonante, almeno in apparenza, ma meritevole d’essere segnalato.
Il suo nome è “bella cosa”, scritto cosi, senza tenere in considerazione maiuscole o minuscole: per il sottoscritto, semplicemente, “Il Tempio”, perché di questo si tratta.
Un eremo per gli uomini di un'altra epoca, un luogo fatto per anime antiche e raffinate gestito, si pensi, da una donna. Una signora che, per qualche misteriosa ragione genetica, ha sviluppato una sensibilità tanto sublime da realizzare uno spazio perfetto, a misura d’Uomo, letteralmente.
Non ho mai incontrato questa Signora perché fugace (e involontaria) è stata la mia visita al “Tempio”: cercavo altro, nel ritaglio di un pomeriggio fitto di impegni, quando, a mostrarsi al di la di una vetrina, c’erano nomi che non potevo ignorare: D.R. Harris, Pehaligon’s, Geo. F. Trumper, Marinella (del celebre artigiano di Napoli, però, sono disponibili articoli diversi dalle cravatte che, come è noto, in Italia si trovano solo negli atelier di Napoli e Milano e, all'estero, presso alcuni rivenditori altamente selezionati come, ad esempio, il lussuosissimo albergo londinese The Dorchester), Taylor, Truefitt & Hill, Ulturale.
Il meglio della toeletta anglosassone spalla a spalla con la tradizione italiana? Metri quadri di rasoi, pennelli, profumi, creme, ombrelli, cravatte, accessori, a pochi passi da casa mia?
All’interno, ad accogliermi, un signore gentile con il quale, dopo qualche minuto di amabile conversazione, avevo già sviluppato una profonda condivisione, potrei addirittura chiamarla amicizia: “Sa, mi ha detto a un certo punto, io sono piuttosto anglofilo”. Ho sorriso, senza spiegargli cosa significhi, per me, trovarmi dinnanzi a qualcuno che condivida le fondamenta sulle quali poggia la mia personalità.
La qualità dei prodotti esposti è straordinaria: non credo serva commentarla, d’altronde, visto che si tratta del meglio a disposizione nei rispettivi settori di competenza.
Ciò che mi ha affascinato è stata la disposizione e, soprattutto, la natura del punto vendita. Un uomo attento a certi dettagli, infatti, considera affini cose che, in apparenza, non lo sono per niente: cosa avrebbero in comune, del resto, una cravatta e un pennello da barba? Un profumo e un bastone da passeggio? Condividono lo stesso amore per l’eleganza, l’attenzione allo stile.
Nel mio cuore covo da tempo la speranza di riuscire, un giorno, ad inaugurare un negozio simile: non è certamente l’idea di arricchirmi a spingermi in questa direzione quanto, piuttosto, la possibilità di vivere in mezzo agli oggetti che amo.
Perché gli oggetti, disprezzati dalle logiche dell’anti-consumismo militante, hanno invece un valore profondo, insostituibile, quando raccontano una storia che le parole non sarebbero in grado di onorare.
Bella cosa si trova alla Spezia, in Via Manzoni. Tornerò presto al “Tempio”, per rifornirmi dei prodotti che amo e, contemporaneamente, passare qualche momento sull’altare dello stile.

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